PREMIO "ROTARY PER IL LAVORO"

  • 05 Mar 2019
  • Posted by stefano.baglioni
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Nel 2015 il Rotary Club di Atessa Media Val di Sangro ha istituito il prestigioso premio Rotary per il lavoro.

L’obiettivo del Premio era quello di individuare quelle persone nate nel territorio su cui opera il Club e che per l’attività lavorativa svolta preminentemente in detto territorio si sono distinte per competenza, passione e dedizione, raggiungendo risultati brillanti in ambito lavorativo, ottenendo riconoscimenti e notorietà ben al di là dei confini strettamente territoriali e riuscendo a dare così grande lustro a questo territorio nel mondo del lavoro.

Per Regolamento, dunque, il Premio viene assegnato ogni anno ad una persona o una impresa che si sia distinta nel campo della cultura, delle scienze, dell'economia, dell'arte, delle professioni e dei mestieri contribuendo con il proprio lavoro allo sviluppo socio-economico del territorio attraverso i risultati conseguiti nell'innovazione tecnologica, nella qualità produttiva, nell'occupazione ponendo comunque particolare attenzione alla tutela ambientale ed alla sicurezza sul posto di lavoro.

Sono gli stessi soci del Club ad avere la possibilità di presentare le candidature che a loro parere posseggono i requisiti per poter ambire al Premio. Le candidature presentate vengono esaminate da un’apposita Commissione che opera all’interno del Club e che decide a suo insindacabile giudizio, l’assegnazione del Premio tra le candidature presentate.

Il prescelto viene premiato con una copia dell’eccezionale statuetta bronzea del Veiove atessano, una giovane divinità maschile nuda. La statuetta venne ritrovata casualmente nel 1977 in località Passo Porcari, presso la strada comunale di Montemarcone e non lontano dal tracciato del Tratturo Magno. Il ritrovamento ha dato inizio successivamente ad una serie di importantissimi scavi, che hanno messo in luce i resti di un santuario ellenistico-romano del II/I secolo a.C., costituito da un temenos o recinto sacro, all’interno del quale era collocato un tempietto in antis senza podio e con cella dalle pareti intonacate. Sono stati inoltre ritrovati diversi manufatti tra cui una testa di cavallo, una testa di ariete, un frammento di catino decorato con un serpente e una moneta.

Naturalmente il pezzo più pregiato è costituito proprio dalla statuetta di Veiove, di pregevole fattura e molto probabilmente non opera locale, una copia della quale costituisce proprio il Premio di cui parliamo.

Insieme alla statuetta viene consegnata una pergamena con la motivazione del Premio.

Negli anni scorsi il Premio è stato assegnato a persone di grande prestigio nel mondo del Lavoro: come l’Ing. Luigi Galante, già Amministratore Delegato di SEVEL e oggi Vice Presidente di FCA, Giuseppe Natale e Ottorino La Rocca della Valagro, azienda Leader nei fertilizzanti, biostimolanti, micronutrienti ecc., Dario Iacovanelli che ha creato un’azienda nota in Italia e nel mondo per la produzione del miele, il sig. Carlo Lusi che dal nulla ha fondato un vero impero della Ristorazione.

Quest’anno, in un’apposita conviviale Rotary presso il ristorante la Castellana di Atessa, il Premio è stato assegnato al Sig. Franco Di Cicco fondatore e titolare della prestigiosa Ditta Di Cicco Liquori di Villa Santa Maria. Il Premio è stato consegnato dal Governatore del Rotary, Distretto 2090, Gabrio Filonzi, che ha voluto essere presente alla cerimonia ritenendola di estremo interesse e grande importanza.

L’Azienda di Franco Di Cicco è nata 53 anni fa, nel Novembre del 1966, come una piccola azienda artigianale di liquori a Villa Santa Maria e oggi ha raggiunto grandi livelli di estensione regionale e nazionale, con importante esportazione estera.

Franco Di Cicco è nato a Villa Santa Maria (CH) il 18 giugno 1934. Ha studiato a Roma e qui ha preso la licenza liceale negli anni 50. Subito ha avuto l’opportunità di impiegarsi in una grande Ditta di liquori, famosa nel mondo per il suo inconfondibile brandy ORO PILLA.

I primi anni sono stati molto duri e ricchi di insidie in un mondo che non perdona gli errori. Ma Franco Di Cicco è coriaceo e determinato ad andare avanti, perché crede fermamente nel suo progetto ed è sicuro che sarebbero arrivati anche momenti di gloria, che in verità non si fanno affatto aspettare. E così nel 1971, infatti, riceve dall’Associazione Alimentaristi e Centro giornalistico per l’Informazione, la Documentazione e la Promozione economica il Premio Internazionale ERCOLE D’ORO, Oscar dell’Alimentazione. Nel 1972, al Referendum Qualità e Cortesia per le Regioni Lazio, Abruzzo e Molise, a seguito dell’indagine di mercato effettuata in collaborazione con la stampa quotidiana, riceve il PREMIO QUALITÀ perché la sua Azienda è risultata l’Azienda preferita della categoria. Nel 1973 gli viene assegnato il premio MARC’AURELIO. Nel 1977 gli viene assegnato dall’Istituto del Marchio di Garanzia la TARGA D’ORO.

L’Azienda si diffonde ed è presente in tutta la Regione e in campo nazionale. Non c’è supermercato o negozio che non abbia tra i suoi prodotti i liquori DI CICCO, non c’è Ristorante che non serva a fine pranzo i liquori DI CICCO e non c’è Bar che non abbia tra i suoi liquori i liquori DI CICCO.

Numerosi sono i prodotti che la DI CICCO Liquori ha oggi sul mercato, alcuni dei quali notissimi e richiesti nei ristoranti, bar e supermercati di tutta Italia con espansione anche all’estero. Per citarne qualcuno: l’onnipresente Abruzzese Amaro Forte e Gentile, l’AQUA SANCTA MARIA, il liquore della nuova vita conosciuto in tutto il mondo, LA GOCCIA DI GENZIANA, altro prodotto di nicchia, apprezzato per le sue virtù salutari, il SANGRINUS, vera delizia d’Abruzzo, il LIMONCELLO DI CICCO, prodotto ottenuto sbucciando ancora a mano i limoni e facendo macerare le bucce così ottenute nell’alcol.

Oggi la fabbrica copre una superficie produttiva di ben 3000 mq, dislocati su due piani.

L’Azienda, che sovente ospita numerose visite aziendali, è una bellissima realtà del nostro territorio, un suo vero fiore all’occhiello, e con tutti i dipendenti che occupa aiuta fortemente a tenere alti l’economia e il tenore di vita delle nostre zone.