Seminario Effettivo e Nuovi Soci - 23 ottobre 2022

  • 24 Oct 2022
  • Posted by stefano.baglioni
  • 0 Commenti

Come farfalle. Il Rotary  e i mutamenti necessari

Le analisi al Seminario su effettivo e nuovi soci, di Licia Caprara

Non sprechiamo l'occasione di diventare farfalle. Una suggestione efficace, incastonata in un contributo denso di stimoli. L’ha consegnata Massimo Ballotta alla folta platea che ha preso parte al seminario dedicato a "Effettivo e nuovi soci" che si è svolta a Tortoreto. Il Regional Coordinator Zona 14 Italia, Malta e San Marino, è intervenuto per mettere a fuoco un aspetto centrale che investe l'organizzazione: l’analisi sul perché siamo rotariani.  Non un tema marginale, ma "il" tema vero, autentica linfa dei Club che incide  sui soci e, direttamente, sui numeri. "Per entrare nel Rotary cerchiamo motivazioni, offerta, informazioni - ha sottolineato Ballotta - elementi che non possono mancare agli occhi dei potenziali nuovi soci. Ma la nostra forza di attrazione passa anche per la capacità che abbiamo di evolverci, di aderire rapidamente e in modo efficace ai cambiamenti sociali e culturali”. La conclusione è semplice, anche se indigesta per qualcuno: se il Rotary non è  più quello di una volta è un merito e non un vulnus, perché restare ancorati a un modello sorpassato e anacronistico sarebbe una vera condanna. Si punta, dunque, a un Rotary contemporaneo.  Di qui la metafora richiamata del bruco che diventa farfalla, intesa come capacità di farsi altro tenendo fede ai valori, che rappresentano il nostro patrimonio genetico. Senza dimenticare, mai, quella Vision che impegna tutti a promuovere cambiamenti duraturi. Queste le premesse per un Rotary che vuole espandersi, avere ancora più soci per accrescere il proprio impatto attraverso progetti che vadano a incidere in modo significativo sui territori, come è stato Usaid, tanto per fare un esempio, che ha permesso a migliaia di ragazzi di dotarsi di strumenti digitali utili per l'apprendimento e la formazione in generale. “Non dimentichiamo che offrire opportunità resta il grande e irrinunciabile appeal del Rotary - ha rilanciato Ballotta - , che  deve essere capace anche di guardare cosa c’è al di là del muro”. “Ci vuole orecchio” cantava Enzo Jannacci, e vale anche per il Rotary, che deve avere sguardo lungo ma anche saper ascoltare e intercettare mutamenti sociali e culturali, e nuovi bisogni. E vogliamo dire poi delle storie che può raccontare? E la forza del “bene” che i  progetti portano nelle vite di tanti? Basta ascoltare qualche testimonianza per comprenderne la portata. Come quella riferita durante il Seminario da  Maicol Pizzicotti Busilacchi, che vanta una doppia affiliazione Rotary/Rotaract a  Loreto, il quale ripercorrendo il suo percorso di vita ha risposto indirettamente alla domanda di come e perché si diventa rotariani. Le storie, dunque, sono una grande leva per far crescere il Rotary e catturare l’attenzione di nuovi potenziali soci. Ma un deciso stop all’equazione crescita=nuovi ingressi lo ha dato il Governatore Paolo Signore, per il quale prioritario è il mantenimento dell’esistente. “Prima di cercare al di fuori dobbiamo concentrarci su quello che abbiamo - ha ammonito - facendo in modo che non ci siano abbandoni. Conta relativamente il saldo numerico  tra quanti lasciano e quanti entrano, perché la nostra attenzione va puntata su altro. Penso quindi alla responsabilità che abbiamo verso ogni socio, e alle domande che dobbiamo farci quando qualcuno sceglie di uscire dal Rotary. E’ importante, perciò, creare all’interno dei Club quel clima di benessere e piacevolezza che rappresenta la condizione fondamentale  per far sentire le persone a loro agio, comprese e integrate”. Come dire che nessuno fugge da un luogo in cui sta bene, nel quale regnano armonia e cordialità. E inclusione. Eccola la parola magica. Inclusione. La cura dell’effettivo passa da lì.