"Imagine Rotary", due parole per disegnare il futuro di Licia Caprara
" Imagine Rotary", due parole per disegnare il futuro di Licia Caprara
Due soli colori su uno sfondo bianco. E due parole. Si gioca sull'essenzialità l'headline dell'annata 2022-2023 che porta la firma di Jennifer Jones, e conduce a un pensiero altrettanto asciutto ma aperto a prospettive infinite. "Imagine Rotary" sarà il refrain di sottofondo che dovrà ispirare una progettualità vivace e robusta.
Lo ha spiegato ai futuri Presidenti che si preparano a guidare i Club il Governatore Eletto Paolo Signore durante il SIPE che si è svolto a L'Aquila. Dove, tra l'altro, è stato dato il calcio d'inizio di una partita che porta all'equiparazione, a partire dal 1° luglio, tra Rotary e Rotaract : il Seminario di Istruzione per i Presidenti Eletti ha accomunato per la prima volta i "senior" e i giovani, con una partecipazione a dir poco entusiasta da parte di questi ultimi. A esprimerla con la giusta carica ci ha pensato Giuseppe Paolucci, RD Rotaract, il quale ha messo in luce l'importanza di questa condivisione e lo spirito che anima i ragazzi, entusiasti della prospettiva di lavorare insieme scambiandosi idee e buone pratiche.
La giornata è stata fittissima di interventi, tutti stimolanti nelle diverse specificità, ma è sulle parole chiave che vale la pena soffermarsi, perché metabolizzarle vuol dire avviarsi sul binario giusto dell'annata che sarà. E che vedrà, per cominciare, le donne protagoniste, in termini di presenza nei Club, con l'invito di Jennifer a toccare quota 30%, e con progetti mirati all'emancipazione delle ragazze. L' "Empowering girl" lanciato quest'anno da Shekar Mehta si ripropone con forza, da tagliare a misura di stili di vita e bisogni emergenti, segnati da profonde differenze nei diversi Paesi. L'invito, quindi, è a guardarsi intorno per intercettare spazi vuoti da colmare con buone idee e soluzioni efficaci.
Torna, poi, come un mantra la sigla che ancora ci accompagnerà a lungo, DEI, che disegna un triangolo comportamentale da cui non allontanarsi, perché diversità, equità e inclusione devono caratterizzare il Rotary 4.0, anche se, per la verità, Paul Harris l'aveva intuito 117 anni fa che a dare forza alla cooperazione sono le differenze.
Ma differente è anche il tratto che caratterizza il Rotary, non dedito alla beneficenza ma votato al servizio, nel quale la partecipazione attiva è sostanziale, e chiama in causa la "squadra" che condivide obiettivi e rispetta i ruoli dei componenti.
Non sono mancati richiami forti alla "cura" dei soci per evitare abbandoni che spesso sono motivati dalla scarsa attenzione loro rivolta all'interno del Club, così come la necessità di donare alla Rotary Foundation, nella consapevolezza che con le sovvenzioni ai progetti il "ritorno" è garantito in misura generosa.
Fondamentale il tema della comunicazione, da approcciare senza rigidità e mettendo al centro le persone; ugualmente importante l'utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal Distretto, dal sito web ai canali social.
Ai giovani leader del Rotaract sono state illustrate le opportunità offerte in termini di programmi a loro dedicati e dalle sovvenzioni della Rotary Foundation, a cui da quest'anno avranno accesso.
Su tutto, come una pioggia benefica, l'invito di Paolo Signore a pensare in grande, e a non aver paura di sognare, perché è nell'immaginario più sconfinato che prendono forma le grandi realizzazioni. Il futuro avrà le forme che noi, insieme, sapremo dare.